1. |
INTRO
03:46
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2. |
CERCA
02:36
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In che grasse e soddisfacenti risate mi tuffai quella volta che presi coscienza che il mio cuore batteva, che i miei polmoni respiravano e che il mio stomaco digeriva. Il sole era sorto anche quel giorno e se non lo avesse fatto ora sarei morto, forse congelato, forse preso sotto da un auto. Il vento mi sfidava come nessun essere umano era mai riuscito a fare ma allo stesso tempo mi spronava a vincerlo. Ormai è troppo tempo che confondo quello che penso con quello che sono realmente. A volte sogno che un giorno possa esistere un re che riesca a dare ad ognuno di noi la stessa importanza del sole. Ma nessun re ha detto al sole cosa fare.
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3. |
SEMPLICE ESISTENZA
03:05
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4. |
RISVEGLIO AFFANNOSO
02:11
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5. |
TANTO VALE
02:23
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In fondo ci godo a mettermi a disagio, a chiudermi in casa quando sto bene, a perdere la testa per chi non mi vuole, a scrivere canzoni senza usare parole, per dire tutto senza dire niente, per dire tutto a chi non vuole sentire niente. Svegliarsi ogni mattina nello stesso letto di quella prima. Pensare di affermare il proprio nome con parole di disperazione. Ma pensi che qualcuno ti costringa a vivere... Sei solo tu. Non siamo mica degli dei... Possiamo smetterla quando ci pare. Tanto vale continuare. Se nessuno ti cerca cercali tu, se nessuno ti ascolta ascoltali tu, se nessuno ti vive vivili tu. La morte vivente avviene quando non succede niente.
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6. |
CORROSIVA
05:31
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Incatenato ai limiti della tua mente e del tuo fisico, che in fondo sono la stessa cosa. Ma non sei solo quello che vedi, senti, dici o fai. Se stai immobile ad occhi chiusi, in silenzio esisti ancora. Non ti fermare. L’ unico limite che devi rispettare è la libertà altrui. Il tuo spazio è tuo. Il tuo tempo è tuo. Non si riempie mica da solo.
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7. |
NELLA FRETTA
03:45
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Quanto ho osservato i tuoi passi, rannicchiato nei miei vestiti per nascondere i tremolii che innescavi in me... Quasi non fossero fatti miei. Ma quella sera l’ unica cosa che mi spaventava era perdere il sapore d’ insicurezza e rendere conto solo a se stessi. Eppure era così grande quella paura, basata su possibilitá incerte. Perchè a rendere le scelte difficili non è il nuovo da scoprire ma quello che lasci alle spalle. Ed ora io vago, scovandoti in luoghi e persone, come se tu avessi saputo che sarei passato di qua.
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Akustikphene Vicenza, Italy
Gli Akustikphene sono un progetto musicale lampo, messo in piedi da Elia Pedersini e Francesco
Rodighiero.
Questo album si prefigura come valvola espressiva immediata e istintiva, lungi dal presentarsi all’ orecchio dell’ ascoltatore come lavoro completo e immutabile. I vasti spazi che intercorrono tra le parole lasciano voce alla melodia, vera protagonista dell’ album.
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